Metti una sera...

Abel Hopper - 34 - Segugio Infernale - Chris Evans

Il secondo premio in palio all’ultima gara di cosplay a cui Abel ha partecipato sono due biglietti per un concerto tenuto proprio a Shantegan. Abel era stato battuto da un Capitan Jack Sparrow praticamente identico a Johnny Depp, così il suo Deadpool si era classificato al secondo posto. Il poliziotto partecipa raramente alle gare, preferendo girare per le fiere liberamente senza dover tenere d’occhio l’ora per salire sul palcoscenico al momento giusto. A quel contest, però, era stato quasi pregato di partecipare. Il numero di iscritti era particolarmente scarno e l’amministrazione meditava di cancellare direttamente la gara. L’organizzatore quindi aveva riscattato un po’ di favori, chiedendo a alcuni cosplayer di sua conoscenza di iscriversi per non lasciar naufragare l’evento. Abel aveva quindi accettato, si era esibito e aveva perso. Era convinto della propria sconfitta: quel Jack Sparrow meritava di vincere e il poliziotto, per nulla competitivo quando si tratta di cosplay, aveva accettato di buon grado la medaglia d’argento. Aveva provato a regalare i biglietto a Cooper, ma l’amico aveva rifiutato, asserendo che avrebbe fatto bene, a Abel, uscire un po’ e assistere al concerto. Così Abel aveva invitato un’amica. Amica che gli ha appena scritto segnalando un ritardo.
Il poliziotto ripone il cellulare in tasca e decide di raggiungere i posti a sedere -Sadie, questo il nome dell’amica, è già in possesso del suo ticket, quindi non ha bisogno di lui per superare i controlli e entrare nello stadio-. Abel ricorda ancora i concerti a cui ha assistito in gioventù: schierato sotto il palco oppure poco più indietro, con Leslie sulle spalle. Questa volta, però, l’uomo ha dei posti a sedere, numerati, quindi evita la calca del parterre. In piedi vicino al suo posto, Abel osserva il viavai eterogeneo di pubblico che si sussegue all’interno dello stadio. Nota solo di sfuggita una ragazza che per poco lo urta, subito arrestata da un’amica.
«Non preoccuparti, non mi hai preso» si affretta a dire per rispondere alle scuse della giovane. «No, i controlli li hanno già fatti, adesso non è necessario mostrare i biglietti» risponde successivamente, indicando vagamente la tasca dei pantaloni, dove ha riposto il suo biglietto.
«Siete anche voi suoi fan?» domanda volgendo un cenno del capo al palcoscenico alla sua sinistra. «Sfortunatamente non lo conosco benissimo, quindi perdonatemi se non prenderò parte ai cori durante i ritornelli» conclude distendendo le labbra in un sorriso allegro. Non fosse perché aveva vinto i biglietti, non avrebbe assistito al concerto, ma Abel non si preclude alcuna esperienza: ama lanciarsi e da quel poco che conosce il cantante, ha uno stile niente male che potrebbero fargli passare due ore di spensieratezza.

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